Idrogeno

Pistoni, candele ed iniettori andranno davvero in pensione nel 2035? No, ed ecco il perché.

Giulia Monteleone, responsabile della Divisione Produzione, Storage e Uso dell’Energia, dell’Enea, da la giusta chiave di lettura ad una delle più rivoluzionarie decisioni europee, dichiarando: «La direttiva Ue non parla espressamente di fine dei motori termici ma fissa un obiettivo di abbattimento delle emissioni di CO2 allo scarico, autorizzando alla circolazione tutti i veicoli a zero e a basse emissioni».

Per decarbonizzare quindi il Vecchio Continente, il ventaglio delle possibilità è più ampio rispetto alla sola via puramente elettrica e ciò rende più «ragionevole» un orizzonte fissato tra soli 12 anni. 

Ragionevole, ma non facile: la prima reale alternativa in ambito agricolo è rappresentata dall’idrogeno, in quanto i mezzi d’opera mal digeriscono ancora l’elettrificazione per limiti legati ai tempi di ricarica delle batterie e di autonomia durante una giornata lavorativa in campo.

In questo vengono in aiuto i ricercatori dell’UNSW, e nello specifico il professor Shawn Kook, che con il suo team di ricerca entro 2 anni metterà sul mercato un kit retrofit per convertire i motori diesel in propulsori ad idrogeno con emissioni inferiori dell’85% di anidride carbonica e con consumi stimati di circa 8 kg di combustibile per un’intera giornata di lavoro.

Chiaramente anche questa strada ha il rovescio della medaglia, come gli alti costi per produrre idrogeno e la difficoltà di stoccarlo, ma nulla che progresso e tecnologia non possano affrontare e risolvere: una soluzione sarebbe installare pannelli fotovoltaici e turbine eoliche nelle aziende agricole per ricavare energia elettrica da impiegare per l’elettrolisi e ricavare quindi idrogeno da utilizzare nei motori di trattori e macchine operatrici, rendendo di fatto autonoma e green ogni fase agricola.. Fantascienza? Oggi è impossibile rispondere con certezza, ma sicuramente queste sfide fanno tutte parte della caccia all’equilibrio tra passato e futuro, tra i posti di lavoro di oggi e le emissioni di domani.

A cura di Fabio Coppola